venerdì 25 novembre 2011


LA FEDE, LE OPERE, E LA SALVEZZA

Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, 6 ch'Egli ha copiosamente sparso su noi per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati per la sua grazia, noi fossimo fatti eredi secondo la speranza della vita eterna.


 Tito Cap. 2, 11-15; e Cap. 3, 1-5 soffermandoci al verso 5. Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia…
Questi tre capitoli dell’Epistola di Paolo a Tito ci portano alla riflessione etica, il comportamento che ogni cristiano che si ritiene tale deve mantenere costante.
Nel  capitolo uno, troviamo i consigli per coloro che governano la chiesa, mentre il secondo e il terzo descrive la qualità di una chiesa sana e la salvezza per grazia.

Molti cristiani s’illudono che attraverso le opere buone possono acquisire dei meriti davanti a Dio, la Bibbia non dice così, ma che mentre eravamo peccatori Cristo è morto per noi. In quanto alle opere, esse sono il frutto dell’esperienza fatta con Gesù quando è venuto nella nostra vita. Egli ci ha rigenerati, vale a dire ha rinnovato la nostra mente attraverso lo Spirito Santo, infatti, il verso 3 del cap. 3 dice: <<Anche noi, infatti, un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e voluttà, vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri. 4 Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, >>. Proprio per questo motivo, il cristiano mostra il frutto dello Spirito che è: AMORE. Se amiamo, non giudichiamo i fratelli, non critichiamo i deboli nella fede, non siamo invidiosi e neanche odiosi perché questi requisiti non sono dei figli di Dio. Ricordiamo che Dio è stato Misericordioso con noi perdonandoci non per le nostre buone opere ma per grazia. Per concludere le opere buone non sono quelle che ci fanno acquisire dei meriti davanti a Dio, ma il frutto di un cuore rinnovato che loda Dio attraverso una sana condotta, infatti, fede ed opere camminano insieme perché l’una non serve a niente senza le altre. Giacomo 2,17 dice: Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Il cambiamento della vita interiore si manifesta nella condotta ecco perché le opere camminano a pari merito con la fede. Apocalisse 2,5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.


 


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