martedì 29 novembre 2011

EUKAIROS O AKAIROS.

Testo: Eccl. 11: 6, Semina il tuo seme al mattino e la sera, non dar riposo alla tua mano, poiché tu non sai quale dei due riuscirà meglio se questo o quello o se saranno tutte due buoni.
Introd. Prima di analizzare il nostro testo biblico è utile conoscere almeno sinteticamente l’autore di questo libro e lo scopo del libro. Il quale risale al 3° Sec. A.C. 
L’autore si presenta come Qohelet figlio di Davide tradotto come l’Ecclesiaste o più comunemente il Predicatore, attribuito a Salomone. Il suo nome significa radunare convocare un’assemblea di persone per argomentare, discutere. Qohelet si considera il primo filosofo ebraico. Lui critica la saggezza tradizionale e cerca d’imporre un pensiero razionale ed empirico contro la società tradizionale in cui la questione della verità non è mai posta, perché la verità è quella che si trasmette egli introduce l’esperienza come criterio della verità. Il libro è pieno di metafore, simboli e figure retoriche. Il libro si divide in due parti: 1) filosofia fondamentale dove afferma che tutto è assurdo perché transitorio, o “tutto è vanità”2) una seconda parte dove ammette differenze e un certo relativismo delle opinioni. Le parole chiavi che ripete in tutto il libro sono: VITRON = PROFITTO O VANTAGGIO, AMAL= FATICA, E “SOTTO IL SOLE” LUI FA NOTARE LA PERDITA DELLA MEMORIA STORICA DELLE GENERAZIONI, ESSI SI SUCCEDONO SENZA TENERE LA MEMORIA DEGLI EVENTI senza considerare la saggezza: HOKHMA.
Questo bellissimo brano del cap.11, pone l’agire umano al centro di tutto, se leggiamo i primi versi, notiamo che parla di un investimento, perché in verità seminare è investire! Getta il tuo pane sulle acque, era allora un antico proverbio che potrebbe significare investire i soldi in imprese marittime, il consiglio di farne in più parti a sette o a otto fa trasparire la saggezza d’investire di partecipare ad altri, di condividere ciò che si possiede perché non conosciamo il domani e ciò che ci può capitare. Gli elementi naturali non costituiscono una scusa per la semina, nuvole pioggia e sole, sono segni che non cambiano, infatti, il tempo della semina è proprio dall’autunno alla primavera, periodi di piogge. Ma il seminatore non guarda il tempo. La prima concezione di Qohelet e quella di accettare di non sapere tutto, ( bellissimo l’esempio del bambino nel seno materno). Ma adesso iniziamo a addentrarci nel nostro tema più da vicino. Per una buona riuscita della semina è importante porre in analisi i tre settori principali coinvolti:
 IL CAMPO – IL SEMINATORE – IL SEME.
IL NOSTRO TEMA E’ IMPERATIVO: SEMINA IL TUO SEME!
IL CAMPO: è importante scegliere e conoscere il campo che si vuole seminare, dalla preparazione diligente del terreno dipende il successo della semina. Il terreno deve essere liberato dalle erbacce, vecchie radici nascoste nel terreno, esse sono da estirpare e bruciare, poi il terreno deve essere arato, vale a dire rivoltato per assicurarsi che non siano rimaste delle radici che mettono a rischio la semina. In 1 Cor. 3, 9 leggiamo voi siete il campo di Dio e Gesù nello spiegare la parabola del seminatore in Matt.13 disse che il campo è il mondo, vale a dire i cuori degli uomini. Quanti cristiani dicono di essersi convertiti, ma il loro campo non è stato mai rivoltato, accettare Gesù cambia la vita! Non si è più quelli di prima, bisogna sapere che il peccato deve essere abbandonato.  Colui che ha messo le mani all’aratro e guarda indietro, non è adatto al regno di Dio, disse Gesù. Non si può avere due personalità una in chiesa e un’altra fuori. Il campo deve essere liberato dalle impurità, molte volte pur di convertire un’anima gli facciamo cambiare solo religione, non denunciamo il peccato, ecco perchè molti, quando i pastori li correggono scappano e vagano di comunità in comunità, ma è dello Spirito Santo che hanno bisogno, del vero pentimento, di lacrime vere. Dio stesso si occuperà di rivoltare il campo del nostro cuore se ancora non è stato arato. Egli procurerà dei solchi profondi per far sì che la semina abbia buona riuscita. Dobbiamo arrendere a Dio le nostre attitudini sbagliate con diligenza in Prov. 20, 4 leggiamo che “il pigro non ara a causa del freddo, alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla”Il Signore dice attraverso il profeta Osea al cap 10,14 Dissodate il vostro campo non coltivato, perché e tempo di cercare l’Eterno, finché Egli venga e faccia piovere su di voi la Sua Giustizia. Alcuni arano la malvagità, mietono l’iniquità e mangiano il frutto della menzogna. Chissà perché pensiamo sempre a dissodare il campo degli altri e non il nostro. Prima di arrivare al seme in ogni caso abbiamo il dovere di parlare del seminatore.
IL SEMINATORE: egli deve avere dei requisiti, prima di tutto il campo del suo cuore è già stato arato, solcato e seminato, avrà il desiderio di seminare senza paura e farlo con perseveranza, senza tenere conto del tempo. L’apostolo Paolo incoraggia Timoteo a predicare la parola (2Tim. 4: 1-4) dice INSISTI! RIPRENDI (correggi) RIMPROVERA (Parla con autorità) ESORTA! (CONSIGLIA) CON OGNI PAZIENZA E DOTTRINA! Poi dice in circostanze favorevoli o sfavorevoli: EUKAIROS (Favorevoli) O AKAIROS (Sfavorevoli). Il seminatore non guarda ostacoli è equipaggiato contro la pioggia, il vento ed altri fenomeni riguardanti la natura: con vestiti plastificati che lo coprono dalla testa ai piedi. Egli semina con discernimento considerando gli usi, i costumi e la sensibilità delle persone. Certo il nemico cercherà di scoraggiare in mille modi: pigrizia, ipocondria, tentazioni varie, ma il vero seminatore vive una vita di preghiera, semina CON IL PROPRIO ESEMPIO, nella propria comunità, ESORTANDO, RIPRENDENDO, SOPPORTANDO, COSTRUENDO, CENSURANDO, AMMONENDO I LAMENTOSI E I COLUNNIATORI. I versi 3-5 affermano che verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina ma che per prurito di udire si faranno maestri secondo le loro voglie. MA, TU dice l’apostolo, e noi diciamo: 


MA TU SEMINATORE, 


sopporta afflizioni, fa l’opera dell’evangelista e adempi interamente il tuo ministerio o EUKAIROS O AKAIROS, se trovi il campo non adatto alla semina metti in pratica la parola di Dio: in Ger. 4,3 sta scritto, dissodatevi un campo nuovo e non seminate tra le spine! Tra quelle persone le quali tengono troppo alle cose mondane e alle ricchezze! Semina con discernimento e impegno perché le fonti continuano a sgorgare, anche se non c’è nessuno che attinga l’acqua, i fiumi scorrono, anche se non c’è nessuno che beva! Andate disse Gesù, fate discepoli in tutte le Nazioni battezzandoli… (Matt. 28:19-20). Il problema se mai è qual è il seme che stai seminando?
IL SEME: La scelta del seme è importante! Non si può seminare vari tipi di semenza e aspettarsi che nascono dei fiori o alberi da frutto. Molti seminano in maniera superficiale, pubblicizzano miracoli, prosperità, guarigioni e liberazioni. Il profeta Osea parlò da parte del Signore dicendo: seminate secondo giustizia, mietete secondo la misericordia, dissodatevi un campo nuovo perché è tempo di cercare l’Eterno finché Egli non venga e non sparga su di voi la pioggia della giustizia. Vi sono vari tipi di seme. Il nostro testo dice: semina la tua semenza!
Il SEME: è l’organo di propagazione per la disseminazione delle piante, deriva dalla trasformazione di un ovulo dopo la fecondazione, in genere si sviluppa sulla pianta madre, e se ne distacca dopo la maturazione. L’embrione è completo di tutto,radice e foglioline che dopo la semina si svilupperanno.  Ogni uno di noi ha una semenza, e di conseguenza è stato seminato, provenienza ambientale, sociale, familiare e spirituale. L’ambiente di provenienza c’influenza così tanto che anche quando il Signore arriva nella nostra vita, Lo Spirito Santo ci deve plasmare ogni giorno per far sì che dimentichiamo le vecchie abitudini o per meglio dire per estirpare quelle radici velenose, brutte parolacce pensieri malvagi, ira collera. Dio desidera che noi siamo grano: 
IL GRANO è la pianta paragonata ai veri figli di Dio, perché il grano e molto lavorato, pigiato insieme alla paglia, ventilato ecc. in poche parole provato. Qualche anno fa degli scienziati hanno trovato il modo come produrre il grano il mondo ha cantato vittoria: finalmente non si devono più lavorare i campi! Così hanno seminato questo chicco prodotto dalla tecnica, o geneticamente modificato, identico agli altri chicchi, ma aimè lo annaffiarono, aspettarono il tempo giusto, ma questo grano non germogliava, lo hanno trovato ammuffito e distrutto. Cosa mancava? La vita! Il soffio che Dio mette nelle cose vere, ogni cosa che respira loda l’Eterno. Il grano ha la vita dentro di sé! Senti lo Spirito Santo dentro di te? Se tu sei grano vero, protrai seminare gli altri e far sì che portino frutto. In proverbi 6, 14 leggiamo che l’uomo iniquo semina discordie tra i fratelli, altri seminano vento e mietono tempesta. Se leggiamo Matteo 13, avremo chiaro il concetto della semina, non solo per la scelta del campo e le qualità del seminatore ma soprattutto a stare attenti di non spargere il seme della zizzania. Essa è una pianta molto simile al grano, la differenza è che quando matura la spiga è vuota, il nemico ha seminato la zizzania, mentre tutti dormivano, questo seme, disse Gesù che era pericoloso estirparlo perché metteva in pericolo il grano, sapete perché? Ho fatto una ricerca, e ho scoperto che la zizzania affonda le sue radici robuste e li aggroviglia con quelle del grano, ecco perché estirparla mette in pericolo il grano. La particolarità di questa pianta è il sapore amaro, e se si miete con il grano la farina sarà amara e chi la mangia può avere conseguenze come capogiri ed altro, anche gli animali che la mangiano hanno conseguenze: il latte amaro, il formaggio, l’uovo e così via. Nell’Apocalisse 2, 8-11 leggiamo di alcuni giudei di Smirne, che si vantavano d’essere santi, (una lode) ma che spiritualmente  non erano tali, anzi hanno confabulato contro il servo di Dio e la chiesa, diventando calunniatori, mormoratori e zizzanie in mezzo al grano, amareggiando e distruggendo. 
Qual è la tua semenza dice il Signore e tra quelli che seminano con lacrime per raccogliere con canti di gioia o tra quelli che rapportano sempre le cose negative, che mettono discordie? Se fino adesso la tua semenza non ha portato frutto, forse nelle tue radici si è intrufolata qualche zizzania, cambia la tua semenza! Lascia che Dio semina in te la Sua semenza: Io seminerò il mio popolo della mia semenza disse il Signore al profeta Osea (2, 21-23) Dio vuole seminare la Sua semenza nella nostra vita: la Sua parola come una spada a Due tagli che separa le opere della carne con quelle dello Spirito. Il seme è tuo perché è passato dentro di te, è germogliato e maturato dentro di te e dopo è stato partorito e dato agli altri. Dissodate il vostro campo dice il Signore, togliete ogni radice d’amarezza, d’invidia, d’odio, di rancore e poi seminerete il santo seme della mia parola. Seminerete in riva alle acque, secondo giustizia, con l’esempio della vostra testimonianza vivente. Colui che semina la buona semenza è il figliolo dell’uomo, Lui è stato d’esempio con la Sua vita di sofferenza, sottomissione pazienza umiltà, questa è la Sua semenza ed è difficile seminarla con il proprio esempio, se tu possiedi questo seme nella tua vita,
 PRESENTATI, EUKAIROS O AKAIROS, SEMINIAMO PER LO SPIRITO E NON PER LA CARNE! Seminiamo abbondantemente e raccoglieremo abbondantemente. Dio ci chiama a seminare pace, gioia, allegrezza, fede, speranza, amore, è questa la tua semenza?
Noi raccogliamo ciò che seminiamo. Quante famiglie distrutte, perché la madre aizza i figli contro il padre, e il padre contro la madre. La moglie disprezza il marito facendolo apparire una nullità, e il marito picchia la moglie o la umilia davanti ai figli. I semi che Dio ha messo nel tuo cuore, stanno portando frutto? 
Una volta un fratello fece un sogno: nella piazza più importante della città avevano aperto un negozio nuovo, si chiamava “Regali di Dio”. Un angelo serviva i clienti, lui entrò e chiese: cosa vendi angelo del Signore? Qualunque dono di Dio! sono cari? I doni di Dio li diamo gratis rispose. Guardò gli scaffali, erano pieni d’anfore d’amore, fiaschi di fede, bottiglie di speranza, scatole di salvezza ecc. prese coraggio e fece la sua ordinazione, per favore un fiasco di perdono di Dio, una bottiglia di speranza e così via…. Rimase sorpreso, quando vide sul banco un pacchetto piccolissimo quanto un cuore, questo è tutto disse! Si rispose l’angelo, Dio non da mai frutti maturi, Egli da solo piccoli semi che ogni uno deve coltivare.
Poche cose nella natura sono più fragili di un seme, ma forse nessuna è più di esso tenace e pieno di speranza, anche se cade sulla nuda roccia, esso tenterà sempre di trovare una fenditura, dove affondare la sua esile radice, ed è per questa sua fede tenace che la terra è verde. Dio semina i nostri cuori, ma solo noi, decidiamo se quei semi porteranno frutto. Il seme porta frutto solo se muore. Lo Spirito Santo ci ordina di mortificare i frutti della carne descritti in Gal. 5, 19-23 seminiamo il frutto dello Spirito se veramente abita in noi. SEMINA LA TUA SEMENZA EUKAIROS O AKAIROS, ti senti una semenza che tutti possono imitare? Allora vai predica la parola piena di fede, trasmetti il tuo seme ovunque, anche quel seme silenzioso sarà notato e porterà molto frutto! Il profeta Isaia si sentì indegno davanti alla santità di Dio: ma l’angelo passò il fuoco purificatore sulle sue labbra. Allora il profeta disse: manda me Signore! Prima di seminare fuori abbiamo il dovere di seminare dentro le nostre famiglie. Molte donne non custodiscono la pace nelle loro case, in Prov. 21, 19 leggiamo che è meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritante. La donna di Dio è lodata dal frutto delle sue opere. Io vi seminerò della mia semenza dice il Signore! Vi feconderò, la mia parola affonderà le sue radici in voi, Cristo è la parola vivente. Voi partorirete con dolore; le anime che il Signore ci darà dovremo partorirle con quel seme santo che dimora in noi. Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia portando i suoi covoni. Quel che l’uomo avrà seminato quello mieterà… corruzione per la carne, vita eterna per lo Spirito. (Gal. 6,7) disse Gesù: alzate i vostri occhi e guardate le campagne come sono già bianche per la mietitura. Giov. 4 , 35: Semina la tua semenza: Eukairos o akairos!
Rosetta Di Vincenzo Mascali.


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